L’idea di questo romanzo mi è venuta una volta che ero da mia suocera, ho preso un libro dalla sua immensa biblioteca, era un romanzo americano anni settanta. Non ricordo di cosa parlasse, era scritto tutto a frasi molto secche e brevi. Tutto era facilmente comprensibile.
Così iniziai a scrivere un racconto che imitasse questo stile, parlava di un ragazzo che fa l'aiutante per un vj di m-tv. Nel racconto il vj si mette con una tuta spaziale di fronte ad un grosso macchinario che frantuma cose, frattaglie, pezzi di carne e questa roba frantumata finissima viene sparata dal macchinario addosso al vj con la tuta spaziale. Avevo visto una cosa del genere su m-tv una volta.
Nel racconto però questo aiutante del vj scivola sulla poltiglia che si è creata, e invece di gettare il pezzo di manzo che aveva, ci finisce dentro con il braccio e il macchinario gli tritura il braccio e lo spalma sulla tuta spaziale del vj.
Il racconto parla di Jason, il figlio di questo aiutante, e parla della sua pubertà, la scoperta del limonare e un sacco di altre cose.
Questo racconto però nel libro non c’è.